Quando si perde un parente o una persona cara sembra che il tempo si fermi e che tutto quello che c’è intorno non abbia più importanza.
A livello emotivo è molto difficile reagire e trovare la forza per affrontare la situazione.
Tuttavia, in caso di lutto, è necessario capire come muoversi e quali siano le pratiche burocratiche da gestire per l’organizzazione del funerale.
La legge, infatti, stabilisce dei tempi ben precisi per effettuare la cerimonia funebre e la sepoltura. Secondo la normativa vigente, devono passare almeno 24 ore dal decesso.
La situazione è differente a seconda che una persona muoia in casa, in ospedale o nel caso di decesso in modo violento.
Noi di Onoranze Funebri Dell’anno ci occupiamo di organizzare funerali da 5 generazioni e in questo topic vogliamo approfondire e spiegarti quanto deve passare per organizzare un funerale.
DECESSO IN CASA – QUANTO TEMPO DEVE PASSARE ?
Nel caso in cui una persona sia venuta a mancare nella propria abitazione è necessario chiamare il 118 o il medico affinché si accertino del decesso.
Il medico, infatti, deve controllare se la persona presenti tutti gli aspetti tipici di un corpo senza vita:
- l’assenza di battito cardiaco;
- la totale perdita di coscienza;
- la mancata risposta da parte dei muscoli;
- una temperatura corporea al di sotto dei 24 gradi;
- nessun controllo degli sfinteri;
- la mancanza di sensibilità in ogni parte del corpo;
- l’incapacità di rispondere ad alcun tipo di stimolo.
Fino a qualche anno fa, questi accertamenti venivano fatti dal becchino, mentre ora il compito è passato al medico .
Una volta accertato che non vi sia uno stato di morte apparente, l’ufficiale sanitario (medico ASL di competenza) compila il certificato di morte con l’orario in cui è avvenuto il decesso. Da quel momento in poi bisogna attendere almeno 24 ore per organizzare il rito funebre.
Un passaggio molto importante è quello di avvisare l’ufficio Stato Civile del Comune entro 24 ore dal dalla scomparsa.
DECESSO IN OSPEDALE
A volte, purtroppo accade che una persona cara muoia durante la degenza in ospedale. Questo può avvenire sia in caso di malattia che dopo il ricovero in seguito ad un incidente.
Per accertare la morte, i medici monitorano l’assenza di attività cardiaca per circa 20 minuti, attraverso un elettrocardiogramma.
Trascorso questo periodo ne dichiarano la morte e compilano il certificato di morte.
Quanto tempo deve passare ?
Così come per il decesso in casa, anche in caso di morte in ospedale, bisogna attendere almeno 24 ore dal decesso prima di celebrare il rito funebre salvo dispositivi medici che possano accertare la morte prima .
Per quanto riguarda la documentazione relativa al decesso, è l’impresa funebre ad occuparsi di inviare il tutto all’ufficio dello Stato Civile del Comune in cui si è verificata la scomparsa.
Dopo il decesso in ospedale, si sceglie un’agenzia di pompe funebri e si stabilisce se allestire la camera ardente all’interno dell’ospedale o se trasferire la salma in un altro luogo.
Per l’organizzazione di un funerale è utile sapere che, se non ci sono anomalie, la salma viene restituita ai familiari e messa a loro disposizione dopo circa un paio d’ore dal decesso.
DECESSO PER MORTE VIOLENTA – QUANTO TEMPO DEVE PASSARE ?
In genere bisogna attendere che il magistrato firmi il nulla osta e metta a disposizione dei parenti il corpo del defunto o se ritiene opportuno la visita autoptica (medicina legale) .
In caso di morte violenta , infatti ,non esiste una tempistica predefinita entro le quali il corpo viene restituito ai familiari.
Quando una persona muore in maniera poco chiara, infatti è necessario accertare le cause della morte. Il magistrato dispone l’autopsia sul cadavere in caso di morte violenta:
- se il decesso è avvenuto mentre la persona si trovava in casa da sola;
- se il cadavere viene rinvenuto morto e non vi siano cause evidenti per la sua scomparsa;
- per un incidente;
- in caso di omicidio;
- nel caso di un suicidio.
Se l’esame autoptico evidenzia in modo chiaro i motivi del decesso, la salma viene restituita in tempi brevi. Mentre, quando i motivi della morte non sono chiari da rinvenire, i tempi si allungano.
LIMITE MASSIMO ORGANIZZAZIONE FUNERALE DOPO DECESSO
Il Ministero della salute non stabilisce un limite temporale sulla chiusura della bara o per quanto riguarda l’inumazione delle ceneri.
Suggerisce che siano i comuni e, in particolare, la polizia mortuaria, a redigere un regolamento sulle tempistiche per effettuare la sepoltura.
Il limite è strettamente collegato anche alle caratteristiche climatiche e ambientali relative al territorio.
Nei posti più caldi e nei mesi estivi, la salma va incontro ad una decomposizione più veloce.
Viceversa, nei luoghi più freddi e nei mesi invernali, la decomposizione del cadavere è più lenta.
In sintesi le tempistiche sono lo stesse sia che il decesso sia avvenuto in casa che in ospedale.
I tempi di attesa per organizzare il rito funebre si allungano se la morte è accaduta in seguito ad un incidente, per suicidio o omicidio.
Per i decessi violenti, infatti, si deve attendere l’esito dell’autopsia.
Quando il medico firma il certificato di morte, è il momento che subentra l’Onoranza funebre , che si occupano di organizzare il disbrigo pratiche inerenti la cerimonia funebre e la sepoltura.
Per farlo, hanno bisogno dei documenti del defunto, di una fotografia e della carta d’identità di un congiunto.
A questo punto viene stabilita la data e ora del funerale.
Hai bisogno di maggiori informazioni per l’organizzazione di una cerimonia funebre o sul costo di un funerale, Contatta L’Impresa Funeraria Dell’anno – TEL: 081 752 3000